Venticinque anni sono piu una generazione. Resistere a suon di musica per venticinque anni, in un mondo di cambiamenti socioculturali che portano alla ciclica chiusura e apertura di spazi e locali e alla diminuzione della pluralità artistica, è di gran lunga un buon biglietto da visita. Il Vibra è in effetti un locale suggestivo e inatteso rispetto ai tratti della sua città. Si rispecchia sicuramente di più nella tradizione anticonformista europea che in quella indigena: a primo impatto trasandato e anonimo, apparentemente abbandonato a se stesso, non chiede altro che varcare la sua soglia per essere rapiti da sonorità di carattere, diffuse da un’acustica ideale la quale da tono all’ambiente rendendolo intimo e coinvolgente. Il volto seducente di Marley, posto all’entrata del circolo, compie una funzione quasi surreale di benvenuto. Questo luogo prende vita dalle ceneri di un ex mattatoio recuperato per diventare una vera e propria sauna di suoni: funk, reggae, soul, rare grooves, afro, nu-jazz, bossa, indie rock & electro, solo per citarne alcuni. Erede dello storico Left, è cresciuto come circolo culturale condensato da varie proposte musicali e artistiche all’avanguardia. Sono gli aspetti più sotterranei, sfuggenti e cool della realtà a farsi largo tra le sue mura: dagli eventi dedicati ad artisti emergenti ai concerti di gruppi più noti, dalla creazione di laboratori di ogni tipo dalle cornamuse alle percussioni africane e alle danze fino al sostegno di varie campagne umanitarie.
Una scenografia completamente nuova accompagnerà le serate che abbiamo programmato per i prossimi mesi. Il 4 Ottobre aprirà un locale sensibilmente rigenerato, tanto dai suoi ideatori quanto dagli artisti e le persone che l’attraversano, che non dimentica da dove viene e dove vuole stare, realtà visibile anche nella scelta dei suoi graffiti: la mucca “Jamaicana” ed il profilo del cantante rasta inglobato in una sorta di mirino su sfondo arancio sono l’emblema del locale. Tutti simboli che omaggiano le “radici” del posto, sia quelle terrene che quelle che fondano la filosofia di chi lo anima.
Vibra è da sempre sinonimo di libero accesso e nessuna pretesa, se non quella dell’amore per la musica e per le vibrazioni positive nel viverle insieme.